Chi di voi non ricorda il finale del mitico film di Lino Banfi in cui, il suo personaggio Oronzo Canà viene portato in spalla dai suoi tifosi e lui gli esclama: “mi avete preso per un coglione”; e loro rispondono: “no, per un eroe!!!!”.
Ecco, la nostra storia inizia proprio con le frasi finali del quel film, e precisamente il 9 giugno 2019, data in cui l’attuale Sindaco di Civitavecchia viene portato in spalla dai suoi sostenitori.
Neanche un anno è passato da quella data e sembra proprio che l’epilogo della peggiore amministrazione che la città ricordi, volga verso la fine, anche se pure questa volta il sindaco si è smarcato con una finta degna del miglior Ronaldo.
Evidentemente qualcuno, come esclamava Oronzo Canà, ha più volte provato a stringere la morsa. Qualche volta ha provato a liberarsi ma molte volte ha dovuto cedere ad una maggioranza troppo squilibrata.
Troppi gli errori fatti, Enel, differenziata, pescicoltura, ambiente, territorio, sanità. Un sindaco che ha deciso di non decidere dal primo istante.
Lo stradominio di Forza Italia, in giunta e nelle deleghe, ha messo in crisi una maggioranza troppo votata alle poltrone e al potere piuttosto che al bene di una città in eterna crisi economica e d’identità.
Troppe volte è dovuto scendere in campo per difendere gli errori del suo Assessore Magliani (tra tutte ricordiamo pescicoltura e riapertura Aia), Assessore sponsorizzato da Mecozzi e da imprenditori che si tengono lontani dalla politica ma che dettano la linea da seguire.
Gli errori macroscopici sul commercio fatti dall’urbanistica, l’assessore al commercio lasciato senza attività produttive, i servizi sociali all’impalpabile Alessandra Riccetti. Insomma, una macrostruttura fatta con i piedi.
Le frizioni con la Lega cittadina su molti temi e quelle con la Lega nazionale sulle antenne 5G.
E poi le continue fughe in avanti di Forza Italia che va a parlare da sola con l’Enel senza averne titolo ne ragione, le continue interferenze dei consiglieri comunale con troppi conflitti d’interesse, il Vice Sindaco Massimiliano Grasso, dipendente di Autorità Portuale con delega al porto, Daniele Perello, dipendente di Port Mobility che si occupa di trasporti. Insomma un intreccio di conflitti che cozzano con la gestione della cosa pubblica.
Se poi ci aggiungiamo il Grillo Parlante che tutto deve sapere prima di poter fare, ecco a voi una bomba pronta ad esplodere.
Bomba pronta ad esplodere sulla differenziata, per la quale invece di cercare un miglioramento, si opta per il graduale smantellamento a favore di chi avrà vantaggio dal trattamento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica.
Bomba pronta ad esplodere sulle farmacie comunali che dovranno essere vendute al Grillo Parlante (così si dice).
Bomba pronta ad esplodere sul Tpl e gli autobus nuovi del comune messi dentro a cps (quando la venderanno a due spicci, si papperanno anche gli autobus nuovi).
Bomba pronta ad esplodere su un centinaio di licenziamenti a Csp e sulla cessione di molti servizi.
E mentre si dice che alcuni cercavano di lucrare anche sull’acquisto di mascherine da parte del comune (affare non andato in porto), il sindaco era impegnato ogni giorno a rimettere insieme i cocci di una maggioranza che scivolava.
Prima Perello che passa al gruppo misto, poi Cacciapuoti e Pepe lasciano la Lega, la federazione delle donne.
E come nel gioco della sedia, anzi della poltrona, ad ogni giro, qualcuno rimaneva senza poltona ed usciva, i malumori crescevano di giorno in giorno.
Cps ne è la prova, con il povero Antonio Carbone messo alla presidenza e attentato ogni giorno da chi non lo vuole.
Così, mentre qualcuno lo aveva preso per Oronzo Canà, il sindaco allenatore nel pallone, vorrebbe fuggire e tornare alla sua normale vita di avvocato.
Purtroppo il Grillo Parlante, e i troppi interessi di alcuni, non glielo consente.
Ci auguriamo che Ernesto faccia la cosa giusta e affoghi tutti sti piranha.