La questione itticoltura a Civitavecchia vede un nuovo colpo di scena: la mitica Flaminia Tosini, Dirigente Regionale a Rifiuti ed Ambiente, avrebbe dimenticato di invitare Capitaneria di Porto (ed il Comune di Tarquinia) in Conferenza dei Servizi.
É la stessa Capitaneria, Reparto Pesca Marittima, a farlo presente ed a chiedere la riapertura del procedimento, mentre il Sindaco di Tarquinia è riuscito a dare la sveglia a quello di Civitavecchia.
Ma è vero?
A giudicare dalla documentazione della Regione NO.
Come vedete in foto, i tre verbali delle tre Conferenze riportano sempre in indirizzo la Capitaneria, con esplicito riferimento al Comandante Di Martino.
La Tosini fa piuttosto un pasticcio col primo verbale, nel quale dimentica di elencare i presenti, ma nei secondi due di Capitaneria non c’è traccia.
La CP non si sarebbe quindi mai presentata? Di certo, stando alla Tosini, non sarebbero mai pervenuti neanche pareri da Capitaneria, stando al verbale della terza Conferenza dei Servizi (in foto).
È vero che la Tosini non fa neanche riferimento nei verbali al parere NEGATIVO ricevuto dal Comune di Civitavecchia già a luglio 2017, che vedete in foto qui sotto, riportato in maniera integrale.
Un intervento, quello di Cozzolino e Manuedda, ancora più radicale di quanto atteso, in quanto richiedeva al Ministero dell’Ambiente di dichiarare l’intervento della itticoltura offshore addirittura inammissibile, in quanto assolutamente inadatto a mitigare gli effetti ambientali della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord.
Non dimentichiamo infatti che l’itticoltura è un’invenzione di ENEL che va a sostituire l’allontanamento degli scarichi dell’allevamento già esistente e prescritto diciassette anni fa con un intervento più impattante.
E ora?
Capitaneria entra in ritardo ma a gamba tesa nella vicenda. ILa Tosini ritirerà l’Autorizzazione già concessa, andando incontro ad una causa milionaria? Il pasticcio Zingaretti-Tedesco-Tosini vi aspetta per le prossime puntate.