E’ di qualche giorno fa la notizia, riportata da una testata locale, che vedrebbe Enel chiedere all’Amministrazione Comunale di Civitavecchia di far ratificare dal Consiglio Comunale l’accordo di attualizzazione della vecchia convenzione, per poter mettere a bilancio i 7 milioni di euro recentemente versati dall’azienda elettrica all’Amministrazione Pentastellata.
Ma partiamo dall’inizio.
Il Sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino ha condotto una lunga e paziente trattativa con ENEL, attraverso la quale ha ottenuto l’attualizzazione dell’accordo sottoscritto nel 2008 dalla amministrazione Moscherini che prevedeva, oltre ad alcune opere compensative non realizzate, il versamento di imposte dall’Enel al Comune.
L’Enel a questo punto versa la somma di 7 milioni di euro a titolo di arretrati.
L’accordo prevede inoltre che l’azienda energetica versi per diversi anni 4 milioni di euro, togliendo però ogni anno, a partire dal 2019, 1 milione di euro per recuperare i 17 milioni che Tidei e la sua compagine avevano preso senza alcun titolo giuridico e quindi difficilmente giustificabili dall’Enel ai propri soci (oltre il danno la beffa).
L’Amministrazione Cozzolino ha inoltre lavorato con il Ministero dell’Ambiente, per far imporre ad ENEL la realizzazione delle opere compensative previste dalla Valutazione di Impatto Ambientale che aveva autorizzato la realizzazione della centrale a carbone, ottenendo la sostituzione di quanto non realizzato con un pacchetto di opere (sistemazione dei parchi pubblici che verranno affidati in seguito ad associazioni ed Onlus cittadine, revamping di alcune tratte fognarie e di impianti dell’acquedotto e acquisto di 12 bus alimentati a metano da destinare al trasporto pubblico) utile a compensare nei fatti l’inquinamento della centrale a carbone.
Apriti cielo….tutte le forze politiche, da destra fino ad arrivare al Pd (che non so più a questo punto dove collocare) si sono rivoltate contro questo accordo.
Perfino chi firmò la conversione da olio combustibile a carbone o chi ha sottoscritto l’AIA 2013, con cui si autorizzava l’Enel a bruciare il carbone in eccesso (sanando di fatto un illecito), ha avuto il coraggio di puntare il dito .
Anche una manciata di pseudo ambientalisti, persone notoriamente avverse all’Enel, prendono per buono, per comodità e spirito di eterna opposizione, le parole degli amministratori delegati della S.p.a.
Da tenere bene impresso nella mente che quello di Cozzolino è un accordo e non una nuova convenzione e nulla ha a che fare con le ore di funzionamento della centrale e con le tonnellate di carbone da poter bruciare.
Con molta sorpresa pochi giorni fa l’Ing. Molina, per conto di Enel, chiede al Comune di ratificare l’accordo con un voto in Consiglio Comunale, fatto del tutto insolito, visto che fino ad oggi nessuna dei precedenti accordi né convenzioni tra i due enti è passato per il Consiglio.
Altro fatto strano è che proprio l’azienda elettrica, che ha di fatto creato in collaborazione coi politici la situazione di quasi dissesto del Comune, pretenda di mettersi a dettare la linea politica di una maggioranza non proprio vicina al proprio modus operandi.
Di fatto un voto in Consiglio Comunale avrebbe diverse gravi ripercussioni economiche e politiche.
Perché questo?
- con un voto in Consiglio Comunale, l’Enel detterebbe la linea politica dell’Amministrazione Cozzolino indebolendola;
- diverrebbe di fatto una nuova convenzione, cosa lontana da quello che il M5s aveva sul programma;
- creerebbe una grossa spaccatura all’interno della maggioranza e con il movimento nazionale.
E tutto ruota attorno a questo.
La mossa sembra a questo punto più di natura politica che giuridica.
Forse alcune forze si stanno muovendo in modo tentacolare per creare un caso nazionale su Civitavecchia, distruggendo la strada, ormai in discesa, che conduce il Movimento 5 Stelle alla vittoria delle prossime elezioni amministrative di Roma?
La tentazione di pensare che qualche pezzo da 90 della politica nazionale si stia adoperando, facendo grosse pressioni, è più che un’impressione e qualche voce di corridoio ce lo conferma.
Ma oggi Cozzolino, la Giunta, i Consiglieri di maggioranza e tutta la città hanno la possibilità di dimostrare per la prima volta che l’Enel deve essere trattata per quella che è, e cioè un’azienda che opera sul nostro territorio come le altre, che deve versare al Comune quello che è previsto da legge o da accordi e che in caso di violazioni deve essere trattata alla pari di altre.
Se venissero meno i presupposti tra Comune e Enel che si vada in dissesto, ma mai più convenzioni, mai più prostituzione morale per arricchire le tasche di pochi, perché la città e i cittadini hanno dato molto più di quello che era consentito.
Si dimostri finalmente che il padrone è tornato a casa e che l’ospite non è più ben accetto se non rispetta le regole della casa.
Non si cada in tranelli, chi sta attaccando è perché ha capito che sta per essere schiacciato.
Dovete essere forti in questo momento, l’unica cosa importante in questo momento è Civitavecchia e i suoi cittadini.
Civitavecchia è stata svenduta, sfruttata, distrutta per soli interessi economici di pochi.
Che ci sia il tanto aspettato cambio di marcia.
Sindaco, Consiglieri, a quel punto tutta la città sarà con voi.
1 Comment
Alison
7 Gennaio 2016 at 18:57Lineare. Giusto quello che ci vuole per attendere una conclusione dalla Corte dei Conti che ha così 17 milioni di motivi in più per esprimersi.